Come gestire il tempo – #1 La disciplina

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La gestione del tempo
Gli uomini sono grandi dissipatori del tempo

La gestione del tempo è una delle attività più disattese da chi afferma di non avere tempo.

Quando parli con le persone  l’affermazione “non ho tempo” occupa la seconda posizione in classifica dopo “sono stanco” . Se ci pensi, chiunque dichiari di  non avere tempo attribuisce questa situazione alle troppe cose da fare. Eppure,  il tempo che abbiamo a disposizione è stabile e preciso per qualunque persona.

Ognuno di noi non può superare le 24 ore

Questa consapevolezza dovrebbe rendere chiaro che non possiamo gestire il tempo oltre questa misura. Ciò che possiamo gestire però sono le persone.

Ecco appunto, le persone…

Siamo noi il problema non il tempo.

Nel suo De Brevitate Vitae (la brevità della vita), Seneca afferma che

Non abbiamo poco tempo, ma ne sprechiamo molto

Questa affermazione mi ha colpito moltissimo perché nel 49 d.C. non esisteva whatsapp, facebook, le mail e gli smartphone. Eppure in questo passaggio Seneca afferma che il tempo è sufficiente per qualunque cosa si voglia fare, ma ne sprechiamo tanto.

Come possiamo riappropriarci del nostro tempo anche se siamo sopraffatti dalle mille cose da fare?

Sorridi, ci sono diverse soluzioni e in questa sequenza di post voglio darti diversi consigli su come gestire il tuo tempo per riappropriartene.

Prima di tutto è necessario capire che gestire efficacemente il nostro tempo è un questione di disciplina.  Questo significa che se ci imponiamo di fare determinate attività  in un determinato tempo

NON DOBBIAMO CONSENTIRE A NIENTE E NESSUNO DI FERMARCI.

Oggi è domenica mattina e come al solito ho definito la scaletta per le prime tre ore della giornata a partire dalle 6.30

  1. Fare la colazione al mio solito bar (mediamente 15 min)
  2. Leggere i quotidiani (circa 30 minuti)
  3. Scrivere questo post (circa 2 ore)

Mentre scrivo, seduto al mio solito posto, ci sono notevoli elementi di distrazione. Le persone che entrano nel bar, quelle che parlano della serata precedente, un mamma con un bimbo un po’ “attivo” ma soprattutto ciò che mi distrae più di ogni altra cosa: le notifiche sul cellulare.

Siamo talmente sommersi di notifiche sul cellulare, sul computer che ogni 2 minuti qualcosa cerca di allontanarci dai nostri propositi. Mentre scrivo sono arrivate 6 notifiche da Facebook, 4 email, 2 aggionamenti app, un messaggio linkedin.

Quanto è forte le voglia di guardare di cosa si tratti? 

Si ha quasi la sensazione che non si possa fare a meno di fermarsi per leggere le notifiche.

“…e se fosse importante? magari un nuovo cliente….”

La nostra mente inizia ad inviarci segnali di allarme. Sentiamo la necessità di sapere, di guardare per toglierci l’ansia che ci sia un messaggio importante tra questi.

L’errore più grave in questo momento sarebbe quello di aprire un solo messaggio fra questi. Appena compi questa piccola azione ti sei giocato il tempo.

Quante volte ti sarà capitato di aprire una notifica che trovi interessante e da quel momento inizi a viaggiare attraverso diversi link, video su youtube o facebook? Senza rendertene conto ti trovi con 30 minuti bruciati.

Se dovessi fermarmi in questo momento per 30 minuti non perderei solo del tempo ma soprattutto il filo del discorso. Quindi dopo 30 minuti passati a cazzeggiare, perché raramente ci sono messaggi ad altissima priorità, dovrei tornare su questo testo rileggere tutto e cercare di riniziare. Ogni volta che questo accade impiego circa 45 minuti per ripartire e spesso non ci riesco.

Qui entra in campo la disciplina come detto in precedenza.

Quando stabilisco una priorità e definisco un tempo in cui devo terminare un determinato lavoro, spengo tutto. Chiudo il wi-fi sul computer e cellulare, metto il telefono in modalità non disturbare che consente le telefonate in ingresso solo ai miei familiari e non mi muovo dalla mia postazione prima di aver scritto per almeno 50 minuti. Faccio una pausa di 5 minuti per riposare la vista, senza toccare il cellulare, poi continuo a scrivere.

Generalmente riesco a chiudere la bozza in un ora e mezza e quindi faccio un’altra pausa di 5 minuti. Rileggo il tutto ed effettuo le correzioni del caso. Il lavoro è finito.

La soddisfazione che provo in questo momento è enorme perché mi sento libero. Mi capita anche di pensare “…e adesso cosa faccio”

Ops ci sono le notifiche… ora posso permettermelo

Ore 9.25 finito!!

Valter

ps. guarda il simbolo che ho utilizzato nel mio marchio. E’ una sveglia che ho scelto non a caso

pps.  Questo il testo di Seneca in versione tradotta e originale.

 

Traduzione Italiano

1.La maggior parte dei mortali, o Paolino, si lamenta della malvagità della natura, poiché siamo generati in poco tempo, poiché questi spazi di tempo dati a noi trascorrono tanto velocemente, quanto rapidamente, fino al punto che, eccetto almeno pochi, la vita abbandona gli altri nello stesso apparato (preparazione) di vita.[…]

3.Non abbiamo poco tempo, ma ne sprechiamo molto. La vita è abbastanza lunga ed è concessa generosamente nel compimento di cose grandissime, se è regolata bene totalmente; ma (è) quando si dissolve per lusso e negligenza, quando non è impedita di nessuna cosa buona, concludendo finalmente l’ultima necessità, che non chiediamo di avanzare ma sentiamo di aver superato.

4.E’ così: non accettiamo la vita breve ma la facciamo, nè siamo bisognosi di lei, ma prodighi. Come le opere grandi e regie, quando sono giunte ad un padrone incapace, vengono dissipate in un momento, al contrario le modeste, se sono state trasferite ad un custode esperto, ciascuno di utilità, così la nostra età si estende molto per chi la distribuisco bene.

 

Maior pars mortalium,Pauline,de naturae malignitate conqueritur,quod in exiguum aevi gignimur,quod haec tam velociter,tam rapide dati nobis temporis spatia decurrant,adeo ut exceptis admodum paucis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat.Nec huic publico,ut opinantur,malo turba tantum et imprudens volgus ingemuit;clarorum quoque virorum hic affectus querellas evocavit.Inde illa maximi medicorum exlamatio est:;inde Aristotelis cum rerum natura exigentis minime conveniens sapienti viro lis:.Non exiguum temporis habemus,sed multum perdidimus.Satis longa vita in maximarum rerum consummationem large data est,si tota bane collocaretur;sed ubi per luxum ac neglegentiam diffluit,ubi nulli bonae rei inpenditur,ultima demum necessitate cogente,quam ire non intelleximus transisse sentimus.Ita est:non accipimus brevem vitam,sed fecimus,nec inopes eius sed prodigi sumus.Sicut amplae et regiae opes,ubi ad malum dominum pervenerunt,momento dissipantur,at quamvis modicae,si bono custodi traditae sunt,usu crescunt,ita aetas nostra bene disponenti multum patet.

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